sabato 30 giugno 2007

tutti dentro

Libero 25 migratorio 650 A.C.

Appena sveglio chiedo di conferire con Nolta. Dal vecchio amico arrivano brutte notizie. Conferma l'assurda storia di Amandil, e il suo stato mentale è indiscutibilmente danneggiato. Dopo un tentativo di convincerlo ad accettare una compravendita con truffa decidiamo di rinunciare perchè troppo pericoloso. Un medico chiamato dall'ospizio giunge a portarlo via, e Nolta viene internato per le cure. Nel frattempo faccio immergere i miei due compari nelle feci e sfruttiamo l'occasione per la nostra ricerca: dalle informazioni ricavate ieri notte, una delle chiavi è nascosta sotto alla arena.

Ci presentiamo cosi' al guardiano come addetti al sistema fognario, e chiediamo il permesso di ispezionare i sotterranei in cerca di una fuga. Il gestore si dimostra molto comprensivo e preoccupato, e riusciamo cosi' ad accedere al piano interrato. Qui si trovano ripostigli e depositi di armi. E uno strano buco in una piccola stanza che identifichiamo come il "complesso marchingegno" di cui parla il nostro libro. Passiamo la giornata a provare a capirlo, ma senza successo. Sappiamo solo che è molto lungo e che in fondo vi è una fessura stretta ma profonda. Ma non riusciamo a far muovere nulla, nonostante tutti i tentativi.

Altro avvenimento interessante della giornata è l'arrivo dell'usciere della MIA gilda, che ci informa che la nostra barca è pronta.

In tutto questo, Amandil riesce a farsi arrestare in piena notte per un aggressione al nostro simpatico e dotato vicino, mentre io dormo tranquillo e al sicuro in taverna.

un messaggio complesso

Terreno 24 migratorio 650 A.C.

Dopo le cure parte finalmente la fase di ricerca. Le stanze offrono degli interessanti incartamenti, che sembrano avere a che fare con i misteri della città. Li lascio agli altri e mi concerto sul versante monetario. C'e' un bello scrigno da aprire, con una ridicola trappola e un bel po' di gioiose monete. Per il resto la casa non offre grandi risorse. Torniamo verso la loro abitazione, con tappa a lasciare il corpo più intatto in una catapecchia di loro proprietà.

Una volta a casa prima mi offrono la possibilità di dare un'occhiata a quanto recuperata, poi cominciano a porre condizioni insostenibili. Mentre sto raccogliendo la mia roba per andarmene, Amandil mi ferma, questa volta con una proposta interessante: posso comandare e dirigere le prossime operazioni, scegliere liberamente a quali missioni partecipare, e mandarli in giro per la città splamati di merda. Inoltre ottengo il potere sulla sorta di Nolta, che questi criminali hanno chiuso in un sacco. Non contenti continuano a ripetermi storie insensate in cui il mio vecchio amico brucia porte per mangiare manciate di riso crudo. Ad ogni modo quei fogli sono troppo interessanti e accetto in maniera temporanea per dare almeno un'occhiata.

Dalle lettere ritrovate emerge lo scopo della casa: trovare informazioni sull'ingresso del labirinto, e forse sul posizionamento delle chiavi. Si parla di due diverse fasi, e di una seconda base in delle grotte fuori città. C'e' poi una mappa della città con complicati calcoli sulla possibile locazione dell'ingresso. La risorsa più interessante è pero' il Compendium al libro di Rovanion. Qui troviamo alcune informazioni sulle chiavi e la famosa storiella citata nel Chronicon. Comincia subito una battaglia per l'interpretazione. La mia perfetta griglia permette dopo una lunga notte insonne di risolvere l'enigma: "PremiGliOcchiDelDioIgnoto" è la soluzione che porta al labirinto. Non ci sono passi geografici da compiere, ma tutto era nascosto nella lettera.. Stremati dal lavoro di decodifica andiamo a goderci qualche ora di sonno prima della nuova giornata

sabato 9 giugno 2007

una giornata intensa

Terreno 24 migratorio 650 A.C.
Ora neanche vogliono lasciarmi andare. Ho accettato di fare il loro cavolo di raid suicida nella casa della morte, ma non voglio vedere le loro brutte facce per un secondo più del necessario. Ma ovviamente non ho modo di impormi sui 3, e devo aspettare che decidano un orario e cerchino pateticamente di convincermi a rimanere. Illusi. Se ci rivedremo sarà per sistemare qualche conto in sospeso.
Una sorpresa è il ritorno di Nolta. E' in casa, ma sembra stare davvero male. Il mio vecchio compagno di avventure sembra avere ancora meno energie, stimoli e vitalità di me. Parla tutto impastato, si muove strano, sembra dolorante. E' molto scosso alla notizia della mia morte. Come io lo sono per la sua situazione. E risollevato per la mia reincarnazione insiste per abbracciarmi. Mi piacerebbe parlargli, e cercare di capire che succede..ma non con questi altri attorno proprio non se ne parla.
Riesco finalmente ad ottenere il mio orario, saluto Nolta e me ne vado. Come al solito cambiano idea, e dopo una prima idea di fra una settimana (mi mettono in un sacco e rovinano la serata della mia vita per una missione prevista tra una settimana!), mi convocano per la sera a mezzanotte.

Subito mi dirigo diretto al bordello. Quello squallido, è più in tema con il mio umore. Ma è tutto chiuso. Nè birra, nè donne. Mi indirizzano al birrificio, dove mi apre un uomo fuori di testa. E' spaventato da delle misteriose entità, e mi da gratuitamente una bella dose della birra più forte che hanno. Un po' sorpreso mi gusto la bevanda e proseguo la ricerca. Anche il bordello ricco è chiuso, e le ragazze d'emergenza sono riservate ai soldati. Maledizione, anche la mia è un'emergenza!! Mi reco anche ai falli neri, ma non solo non sanno dirmi dove trovare una ragazza: non hanno neanche nessuno dei gadget elencati nel mio libro "tutto sul sesso anale". Sconsolato mi reco al negozio di liquori e acquisto una bottiglia di buon liquore per lenire l'attesa.

Prima di aprire la bottiglia mi viene un gran sospetto. Quei maledetti potrebbero provarle tutte per riavermi dalla loro parte, e questo non deve succedere. Sarebbero capace di utilizzare malefici di ogni sorta, e non esiterebbero a farmi perdere la memoria per proporsi come i miei migliori amici. Visto che di pozioni del genere ne son girate, meglio tutelarsi. Estraggo il mio pugnale e incido in silvano le parole "Non fidarti di Amandil!" sul mio braccio. Su una pergamena scrivo in Auran una descrizione di Amandil e dei suoi degni compari, e lo camuffo come un trattato di matematica per la contabilità. Riprendo la lama e incido un chiaro rimando: un formula matematica in Auran.

Riprendo la mia bottiglia e, nel verde parco, con il liquore che mi brucia nello stomaco, faccio bruciare anche il mio braccio. Il dolore è quasi un piacere mentre brucia la rabbia dentro di me. Passo la giornata nei fumi dell'alcol, ma riesco a fatica a non esagerare: qualche possibilità di portare a casa la pelle e di non morire di nuovo con quegli idioti voglio mantenerla.

La sera finalmente vado al bordello. Il ciccione ovviamente non mi riconosce e mi fornisce volentieri una stanza. Metto in pratica quanto imparato fin'ora con un risultato magnifico. Potrei diventare un esperto e insegnare. Perdo volentieri qualche manciata di monete ai dadi per consentire anche agli altri avventori di sperimentare le gioie del sesso.

Infine dopo un pasto abbondante in locanda mi dirigo mesto alla mia sorte. La casa è già cambiata. Un lenzuolo sul cancello, la porta bruciata. Sarà stato quel mago fuochista saccente che finalmente avrà sbagliato qualcuno dei suoi trucchetti. Non c'e' Nolta, e dicono che se ne sia andato. Capacissimi di averlo ficcato in un sacco per guarirlo, ma non me ne curo molto. Domani magari farò un giro in città per cercarlo e salutarlo. Dopo qualche odioso convenevole si parte.

La casa è come l'avevo lasciata. Vuota, serrata, luci spente. Mi avvicino con circospezione e apro la porta. Arrivo da Amandil e questo lancia un urlo. Basta, non si può neanche lavorare con questi. Anche un rapporto professionale è fuori discussione. Prendo e me ne vado, ma vengo costretto a continuare. Avverto che al prossimo segno di poca professionalità me ne vado davvero. Provano persino a spedirmi dentro la casa per primo, ma su quello proprio mi impunto. Mi diverto a vederli litigare tra loro per a chi spetti l'onore. Un evidente segno di improfessionalità, ma soprassedo. Non vedo l'ora che questa cosa sia finita, in un modo o nell'altro.

La casa è vuota, e non ci sono segni di recente utilizzo. Letti abbandonati, polvere e ragnatele, cesso secco. Con una ricerca scrupolosa trovo una fessura vicino ad una delle statue che adornano il camino. Sono tentato, molto tentato di non dire nulla, e lasciar finire il raid in un insuccesso, ottenendo cosi' la libertà. Ma la mia curiosità ha il sopravvento, e indico la stranezza agli altri. Il borioso Ilirn spinge la statua e la porta segreta si apre. E' una botola che porta sotto al camino. Da giù giungono indistinte due voci. Scende lui invisibile e ci avverte che c'e' una stanza con due porte. Lo seguiamo lentamente. Ora le voci si odono chiaramente. Parlano di un capo che ha cambiato piano, ma non sono più cose che mi interessano. Parlano pero' anche di "aspettare" qui, e mi viene il terrore che l'attesa possa essere proprio per noi. Ormai pero' siam dentro. Blocco una delle porte, apro l'altra e si sfonda.

Un Armaturato e un borghese sono i due interlocutori. Intervengono poi nel discorso un altro enorme ominide con corazza a bande e ascia bipenne e due simpatici lupacchiotti abbaianti con tanto di griffe ufficiale dei figli della notte. Combatto al meglio, correndo non pochi rischi. Ma questo corpo fa schifo. Non riesco a saltare qua e la come un tempo, e riesco solo a colpire la montagna di carne, resa collina da qualche sporco trucco di Ilirn. Ad ogni modo gli altri combattono bene. Niente da dire, se fossero persone affidabili sarebbe un piacere lavorare con loro. In breve i nostri avversari sono a terra in un lago di sangue. Solo il conte ha qualche brutta ferita. Mi getto su uno dei corpi e riesco a salvarlo con le mie conoscenze mediche. Forse la carriera ospedaliera è quella che fa me. O forse quella veterinaria, visto che quello che son riuscito a salvare è un lupo.

Caro DM sono Welldi

caro Dm sono il tuo amico Welldi,
ora piccolo inutile gnomo.
Combattere i lupacchiotti è stato divertente e quasi indolore, ma nulla puo' lavare l'onta subita.
Temo sia giunto il tempo del separamento dal conte e dalla sua gentaglia.
Un ultimo tesoro (si spera) e nuove avventure mi aspetteranno.
Mi dispiace lasciare questa città, per quanto non sia certo un bel posto dove vivere devo dire che molte cose mi affascinano, ma voglio stare lontano da quei traditori.
L'unica cosa che mi tiene ancora qui sono alcuni conti da saldare, e la speranza di ritrovare Nolta e magari partire con lui.
L'ho visto messo male, ma credo che anche lui potrebbe riprendersi lontano dall'influsso negativo del conte e della sua ciurmaglia.
O magari potrei tramare qualcosa con quel brav uomo di Strider.
La gioielleria evoca dei brutti ricordi per me, ma una mano a pianificare il furto perfetto gliela darei volentieri..
E chissà che un uomo della sua esperienza non possa indicarmi una strada che da un po' mi affascina..
non so se questo sia un addio o un arrivederci, ma è ora che parta per la mia strada.
Welldi - Amakir (gli unici due nomi a cui posso dirmi legato).

Annotazione in Auran

Annotazione in Auran che Welldi tiene tra i suoi fogli, in bella evidenza:

"Trattato sulle equazioni Aureaniane"

[..segue una mezza pagina di formule, dimostrazioni pseudomatematiche, e tra di esse appare il seguente testo..]

Non fidarti più di Amandil, noto anche come il conte e dei suoi compari (Ilirn, Matilda e "il biografo"). Ti hanno accecato e messo in un sacco, dopo una lunga amicizia e collaborazione e potrebbero tentare strani trucchi per sfruttarti di nuovo. Non farti ingannare e non seguirli più.
Amandil, D'Elven, conte di Dunfold chierico di Heironeus ha un aspetto brutto e una voce stridula, un aspetto buffo e un modo di fare fastidioso. Puo' modificare il suo fisico togliendosi un medaglione. Hai lavorato per lui come tesoriere al maniero e poi ti ha tradito in modo infame.
Gli altri, abbastanza insignificanti, sono uno gnomo fuochista secchione (studia sempre), un'elfa dagli strani poteri magici (lancia dei pericolosi raggi) e una mezzelfa pseudostudiosa e poco avvezza al sesso. Il tuo amico Nolta sembra discostarsi da loro.

[..riprendono le equazioni..]

Il tatuaggio sul braccio, se riesco a farlo, recita invece:

Non fidarti di Amandil. K = 9p * 7ç

L'ultima parte è una delle equazioni Auraniane

venerdì 8 giugno 2007

banditi e sacchi

Marittimo 23 migratorio 650 A.C.
La mattina ci svegliamo con il conte che urla, disturbato dalla presenza "ingombante" di un uomo nudo nella sua stanza. E' tornato anche quello strano biografo, a sorpresa ospitato qui in casa nostra. Meno male che tra poco tolgo le tende. Mandiam la gente a prenderci la colazione e informiamo il conte di quanto deciso. Dopo aver impartito qualche lezione di economia domestica, in particolare riguardo a lenzuola e materassi scendiamo e raggiungiamo gli altri.

Decido di rimandare l'affitto della mia abitazione per seguire gli altri nell'operazione Strider: cercare di ottenere informazioni dal simpatico bandito in cambio della sua incolumità. Ci dirigiamo cosi' al bivietto che come annunciato è completamente rinnovato. E sembra che ci sia un'attrazione molto interessante di nome culetto di platino. Mi prenoto subito presso l'oste per mettere alla prova il nuovo acquisto del locale e in pratica le mie recenti letture, ma la pulzella sta riposando dalle fatiche notturne. Ci rechiamo cosi' nella camera di Giovanni Contaballe, il nostro caro amico latitante. Dopo una prima indecisione egli ci accoglie e il dialogo comincia. Un'informazione alla volta, vengono fuori riscontri interessanti: il nostro amico la famosa notte era sui tetti e ha visto molte cose interessanti. Circa 6 uomini in nero entrare e uscire da vari edifici, biblioteca compresa. Mi trovo bene in questo ruolo di mediatore, a far fruttare il peso politico della nostra squadra di caccia. "Firmiamo" un accordo: lui raccoglierà ulteriori informazioni in cambio dell'inattività del nostro gruppo di caccia..e di qualche informazione sviante al buon eptadon. E insieme si punta ad un bel furto dal gioielliere.

Conclusa la mia parte, decido di passare la serata in locanda in attesa di culetto di platino. Gli altri voglion tornare in città a fare qualche raid in case malfamate, ma ovviamente non ho alcuna intenzione di tornare, e tantomeno di rinunciare alla bellezza locale. Ma all'improvviso nel mezzo della discussione le luci si spengono: sono cieco! Di nuovo! Un'altra infame magia, e non è difficile immaginare chi sia stato. Intimo all'oste di fornirmi una camera lontano da questi pazzi criminali, e scopro che Culetto è già prenotata per tutta la sera. La mossa del conte mi ha fatto perdere l'appuntamento della sera!!!

L'oste mi conduce in una camera. mi sdraio, ed ecco i miei "amici" che mi prendono e mi chiudono in un sacco. Inerme, senza vedere non posso che fare più male possibile con la prima ampolla che trovo nella cintura, e scalciare a più non posso, lanciando minacce di morte al maledetto oste.

E' un lungo viaggio in uno stretto sacco. Per terra, a cavallo e via mare. Ed infine sono a casa dove i miei presunti "compagni di avventura" vorrebbero parlarmi. Mi rifiuto ad alcuna negoziazione finchè non riavro' i miei averi e la vista. Chiedo un culo per la serata, e sembra che il biografo si presti. Purtroppo ho ha qualche problema nelle parti intime, o mi sta prendendo in giro. La convinco a fare sul serio, ma si vede che non è capace. Vado a dormire insoddisfatto, meditando vendetta.

Terreno 24 migratorio 650 A.C.
Al mattino acconsentono a ridarmi la vista e il mio equipaggiamento, ma vogliono la promessa che li seguirò nel loro attacco suicida. Sono troppi per me, e non posso che dare la mia parola, ma ottengo la promessa di lasciarmi andare appena finito tutto. Il conte tenta pateticamente di pormi delle scuse, ma ogni rapporto amichevole con loro è finito. Mi hanno strappato questa promessa e la manterrò, ma spero che le nostre strade non si rincrocino per molto tempo. Preparo i mucchi di monete della cassa comune, sciolta per la separazione, e mi preparo per il mio ultimo giro solitario in città prima del raid di stasera. Potrei andare a far fuori l'oste e prendermi il culetto che mi spetta, ma forse è meglio aspettare che le acque si chetino. Non ho più nessuno su cui contare in questo mondo, ma la pelle è sempre la pelle...