lunedì 25 febbraio 2008

Bardati e Bardotti

Terreno 24 Buonsole 650 A.C.

Al rientro in città, tutto sembra normale. Purtroppo il misterioso ordigno non ha avuto alcun effetto devastante "trasparente". Stanco per le fatiche della giornata, mi abbandono al sonno ristoratore. Quando mi rialzo, in casa non c'è più nessuno. Tracce di sangue e parti anatomiche conducono in piazza.. Proseguo fino al tribunale, dove gli altri stanno esponendo i fatti. E stan cercando di convincere il giudice che Ibanez era in realtà Shaddar Nur. Sembra infatti che i soliti inutili show del conte gli abbian procurato un altro arresto. Non sapendo se la tesi è vera o meno mi presto al gioco e mostro l'anello, estraendolo a malincuore dal mio pollice.

Il giudice sembra convincersi e proseguiamo con il racconto delle nostre avventure, opportunamente rivisitato. Le chiavi sono state distrutte, l'oggetto è rinchiuso la per sempre, e non abbiam certo cercato di indagare sul suo funzionamento. Norme però auspica la distruzione totale dell'artefatto.. O almeno che questa sia la voce che si diffonde. Dopo una strana allusione al fatto che solo noi e lui sappiamo che l'oggetto esiste ancora, ci promette una sorpresa per domani.. E ci chiede di fidarci di lui, e aspettare a casa.

La cosa è ovviamente inquietante, e nonostante la prova dell'eremita, che potrebbe essere un complice, l'ultima cosa che desidero è una bella sorpresa mattutina.
Un altro particolare inquietante emerge parlando con gli altri. Ibanez era davvero Shaddar Nur, e sembra che durante l'interrogatorio, oltre ad aver proposto un'interessante patto, abbia detto che tanto non rimaneva molto tempo. Il patto è stato purtroppo rifiutato senza approfondire, ma il significato delle parole è oscuro. Forse è associato un evento all'oggetto? La città è ormai destinata a saltare in aria? Sembra che solo lui ne conoscesse l'attivazione, ma ovviamente non ha rivelato nulla.

Libero 25 Buonsole 650 A.C.

Mi alzo dunque all'alba, e mi dedico alla ginnastica dal tempio di Farlang, con vista su casa nostra. Ecco che arrivano guardie su guardie, compongono addirittura due file, armate fino ai denti.
Mi nascondo nel gazebo e osservo, fino allo squillo di tromba che annuncia l'inizio della festa. Gli "eroi" vengono scortati fuori casa, seguiti dalla folla, a cui mi unisco gridando frasi oscene. Il conte si da a scene patetiche di piagnistei, e gli altri due si esaltano come i salvatori del mondo.
Mi reco in piazza per osservare che succede, ma qualcuno dal palco mi riconosce e mi fa salire. Sono costretto a cedere e "godermi" il bagno di folla.

La parte interessante arriva dopo, quando la gente è andata a bere. Il giudice ci chiama in disparte con alcuni rappresentanti delle gilde e una richiesta: cedere il nostro posto di capogilda, visto il ritrovato equilibrio della città. Non faccio in tempo a chiedere "e in cambio?" quando il buon Onassis mi offre una ricompensa oltre ogni aspettativa: il suo bardotto.
Soddisfatto sia dal punto di vista finanziario (il mio mandolino nasconde circa 250000 monete d'oro sotto forma icosaedrica) che estetico (ho la bestia più bella del ducato), e preso dalla voglia di abbandonare una città che potrebbe bruciare o venire inglobata dal terreno da un momento all'altro, accetto volentieri le miserrime 1000 monete che il giudice mi offre, senza minimamente discutere sull'irrilevanza della cifra rispetto alle ricchezze e possedimenti offerti solo qualche settimana fa.

Un possedimento viene concesso invece a TicToc: la dimora della compianta moglie. Non mi è chiaro il motivo, ma dato il terreno instabile su cui segue, non mi sembra il caso di indagare. Dopo aver sistemato gli ultimi affari, si riparte.

Mi spiace lasciare questa città, con ancora tante cose in ballo.. Un gioielliere illeso, e un carico di pietruzze (probabilmente di dimensioni ridicole) in arrivo..
Mi spiace lasciare la guida di una gilda ricca e interessante, senza esser riuscito a spillare un centesimo..
Ma qui sono troppo noto. "Eroe e pilastro" di non so che. Meglio portare la mia gemma e il mio mulo altrove. E sapete? ho voglia di sangue. Qualcuno da uccidere, magari un passante, per la strada..di cui poi non si sappia più niente..

venerdì 15 febbraio 2008

Misteri e ritorni

Terreno 24 Buonsole 650 A.C.

Ripartiamo rifocillati, e troviamo in fretta altre 3 stanze uguali, una per gilda. Ognuna con la sua frase e il suo pezzo di pietra. Finalmente, in una spirale di corridoi troviamo anche un'apertura nascosta. Amandil rischia di distruggere la leva che l'attira, ma per puro caso riesce a tirarla. E con una semplice combinazione anche la 4 chiave è nostra.

Ma perchè accontentarsi?? ora voglio vedere l'arma! Ci rechiamo in quella che consideriamo la stanza principale. Qui 4 statue dei 4 vecchi capoglilda protendono le mani. Dopo una ricostruzione di volti e ruoli gli affibbiamo cervello, fegato, cuore e occhio. E una gigantesca porta si apre. Dopo un corridoio, un nuovo mistero: stanze colorate nelle tinte più improbabili che si spostano non appena si passa da una all'altra. Decifro abilmente il rompicapo matematico e indico la soluzione. Ilirn prova ad applicarla, con qualche piccolo errore, ma lo lascio fare, deve imparare con la pratica. Cosi' blocchiamo finalmente le stanze e accediamo a un corridoio. Questo finalmente conduce a una stanza con dei pilastri, delle leve, dei draghi e..un corvo, che svolazza all'interno..

E dietro di noi, sbuca Ibanez, che vorrebbe le chiavi. Non c'e' alternativa allo scontro. Mentre Amandil si fa fulminare per curarsi, io preparo una bella freccia. E si parte. Sparo, lancio una borsa dell'impedimento che ostacola i suoi incantesimi, e finalmente colpisco il maledetto stregone, in qualche modo capitato a capo delle guardie.

Non c'e' tempo per discutere con lui e con gli altri del perchè, del come ci ha ingannato e di tutte le cose che quadrano e non quadrano. E' ora di provare l'arma.
Facendo attenzione che il congegno non ci rubi le gemme, dopo aver allineato ai pilastri i relativi simboli (gilda, luogo e stagione), tiriamo la leva da distanza. Spuntano dei raggi di luce, che colpiscono le gemme e vengono proiettate sul portone. Ma qualcosa va storto, probabilmente per le nostre mani a protezione delle chiavi.. E un bel fulmine parte da drago a drago, trafiggente l'eventuale operatore della leva. Si riprova con più cautela, e la porta si apre!

Entriamo di corsa, e dentro troviamo questo gigante manufatto con ruote, una carica, un misuratore di potenza e una leva. Decidiamo di fare una prova, e settiamo al massimo la carica, e a metà l'altro indicatore. Premiamo la leva e.. fuga.. dopo aver richiuso il portone usciamo addirittura dalla porta sul retro del labirinto. Attendiamo suoni o luci dall'esterno, ma purtroppo Axegard non esplode. Torniamo dopo alcune ore, ma tutto è apparentemente immutato, tranne la carica che sembra esaurita, e la leva tornata al suo posto.
I miei inviti a provare lo strumento all'aperto sono ignorati, e non sono abbastanza forte per farli fuori tutti e appropriarmene per conquistare il mondo, ma prima o poi..
Decidiamo di riferire al giudice la scoperta per ottenere la giusta ricompensa. Tacendo ogni riferimento alle chiavi, o dandole per disperse.

Dal tempio al labirinto

Marittimo 23 Buonsole 650 A.C.

Arriva finalmente il giorno della trappola. Amandil si è ripreso dalle fatiche (dell'attesa?), e gli ricordo il test che aveva intenzione di fare alla popolazione e ai membri delle gilde in particolare. Cosi' in un ulteriore riunione scruta un po' tutti, ma per fortuna riesco a rimanere a distanza, fuori raggio.

La sera carichi di picconi e materiale entriamo in tempio. Io mi acquatto mentre gli altri fanno baccano e cazzate. Dopo un bel po' di cazzate, finalmente arrivano. Sono loro, la coppia più chiacchierata della città. E come previsto sono forti, molto forti. Vladimiro si da da fare, e sta volta resiste. Kreon muore per difenderci, una giusta fine per un ricercatore dilettante di seconda scelta. Quando le cose si mettono male, con Guilderstern a terra e Rosencratz cieco e ferito, all'improvviso il nostro amico fa una mossa e crolla a terra. E' morto, e a nulla servono i miei attrezzi. Ma esaminando l'altro cadavere scopro una fialetta di veleno tra i denti. Evidentemente ci tenevano a non essere presi vivi.

Un anello al dito di Rosencratz conferma alcune teorie: la scritta in draconico recita " S.N. Capo dei Figli della Notte". Mi approprio di monile e carica, e decidiamo di continuare fino in fondo dando un'occhiata al labirinto, prima di fuggire con le pietre.

Recuperiamo cosi' il tutto, grazie alla mia idea per il congegno malamente inceppato.
E finalmente premiamo gli occhi del dio ignoto. Si apre un basamento, si scende ed eccoci nel labirinto, che in effetti è un dedalo a tutti gli effetti. La porta si richiude dietro di noi e comincia l'esplorazione. Tra dedali di scale, curve e distorsioni spazio temporali rispetto alla mappa che grezzamente tracciamo, grazie ai miei triboli raggiungiamo una stanza circolare con una poesiola e un cervello di pietra. Non ci siamo, a noi serve una pietra particolare, e molto preziosa. Ad ogni modo annotiamo parole e tiriam su il cervello per usi futuri. Ci apprestiamo a passar la notte per riprendere l'esplorazione

A capo delle gilde

Solare 20 Buonsole 650 A.C.

La riunione generale è come prevedibile un grosso fiasco ed errore: nessuno è stupido come eptadon, e il sindaco, sarà per il bardotto, ma è una persona seria e rispettata. Che anche quando tiriamo fuori la verità continua a dire alle guardie di arrestarci. Ho già la fiaschetta magica dell'invisibilità pronta alla mano, quando, deus-ex-machina, appare il disperso giudice supremo a salvarci e portarci via da lui.

Il simpatico burocrate sprovveduto sostiene di essere andato in ritiro spirituale per parlare con quella checca di Heironeus, presso il nostro "amico" eremita con la passione per i ragni. Ha creato tutto questo scompiglio in città, rinviando un importante udienza con Billo-Pillo, per riflettere da lontano.. e con questo è arrivato a capire che.. I figli della notte hanno una spia dentro la città.

Sconsolato e poco convinto lo lascio parlare, finchè non si arriva a un argomento interessante. Come infinocchiare Rosencratz e Guilderstern. Organizziamo un'ottima trappola: recupero di una delle chiavi al tempio, in periodo di riposo per le guardie.

L'altra simpatica novità è che diveniamo capi gilda. Senza grandi poteri, ma qualche privilegio ci sarà..E chissà se dall'alto della direzione dell'Oro Lucente non sarà possibile dirottare qualche carico e denaro nelle tasche giuste..

Riconvochiamo così tutte le gilde, che dopo un'accoglienza a pomodori (Cagnola guadagna un posto nella mia "lista di persone da uccidere quando ho lo sfizio"), i cari amici sono costretti ad accettarci come loro superiori.

Lunare 21-Divino 22 Buonsole 650 A.C.

2 giorni a capo di una gilda, ma non sembra essere cosi' facile. Per ora ci sono scartoffie da firmare, senza neanche leggerle. Accesso ad archivi, ma ben pochi privilegi. Dovro' lavorarmeli bene. Oppure ucciderli.

Siamo stati anche dal vecchiazzo per verificare l'alibi del giudice supremo. Quell'infame mi ha scrutato dentro con qualche trucchetto, una sensazione bruttissima. Ma conferma le parole del sindaco.

In questi giorni facciam anche un salto dal mio amico Strider, al bivietto. Ha visto un uomo con un uncino, ma al posto del membro. C'e' gente più strana di noi, evidentemente.