
Come previsto, subito dopo l'incontro ci rechiamo da Vito che, dopo una lunga attesa per il momento opportuno, ci sbarca da Gino. Qui scopriamo qualche particolare in più: i giovani vengono ogni 2 o 3 giorni a riscuotere il pizzo, in base al traffico monitorato, e con un simpatico amico verde.
Siccome sono già passati ieri, tocca a noi andare a cercarli. Ci avventuriamo a piedi verso il bosco da cui giungono di solito e proseguiamo tra le fronde alla luce della luna. Il piccolo gnomo è incredibilmente abile a camminare silenziosamente tra la vegetazione..starà usando qualche sporco trucco magico.. La donna invece fa un chiasso che metà basta. Decido che sia meglio separarci, e proseguo di fianco, a qualche metro..
Arriviamo infine ad una radura, con una costruzione, un fuoco e 2 uomini. Uno di questi ha un'armatura nera e la conseguente coccarda rossa. Mi sposto tra gli alberi per ascoltare i loro discorsi, e sento parlare di un piano che potrebbe cambiare la prossima settimana.
Dopo una breve consultazione silenziosa decidiamo di sfruttare l'elemento sorpresa e attaccare subito. Da tre posizioni diverse scateniamo la nostra potenza di fuoco. Le mie frecce oggi non vanno, e non riesco a far meglio che tirare in zona e rinascondermi nella boscaglia. Dalla costruzione esce il mostro, è davvero brutto: verde, nodoso e grinzoso. Si avvicina con i suoi artigli ma io mi allontano con un'abile capriola all'indietro. Quando sono a distanza di sicurezza, estraggo la mia borsa dell'impedimento e gliela scaravento addosso.
Il mostro impregnato di melassa non la prende bene, e si avventa su di me. Senza muovere un passo mi è addosso con gli artigli: il primo mi ferisce sul costato, il secondo faccio solo in tempo a vederlo dirigersi verso il cuore. Poi è il buio...
Nessun commento:
Posta un commento