martedì 11 dicembre 2007

la forza della forgia

Lunare 7 buonsole 650 A.C.

Sto già per dirigermi alla stalla, quando irrompono in locanda quei rompiscatole dei miei soci. Invece di dormire sulle scoperte attuali e riflettere con calma dopo una buona notte di riposo, Amandil pretende di parlare adesso. Ascolto un po' di chiacchiere e vado a dormire. Ci troviamo cosi' con una lista immensa di cose da fare e con la risoluzione di partire per la casa del potentissimo mago delle armi.

Dopo aver sopportato tutto questo, parto finalmente per il mio bivietto, dove continua l'interessante allenamento con Strider. Pare che ormai son pronto a passare all'azione e che per entrare nel "club" debba uccidere un uomo. Alla prima occasione buona andrò da Strider per scoprire chi è il fortunato.

Divino 8 Buonsole 650 A.C.

Rientrato in camera ad Axegard con le luci dell'alba, mi godo un sonno profondo finchè un impertinente gnometto non viene a rompere le scatole..
Il nostro giro comincia tra rifornimenti, uomini all'arena, interrogatori di cadaveri, psicosi al birrificio e tette in latteria.
Un'informazione interessante però arriva.. Un vecchio minatore ci spiega tutta la storia geologica del posto e identifichiamo il probabile luogo dove i figli della notte si nascondono. Alcune cose ci portano a pensare a un collegamento sotterraneo con la villa che andremo a visitare, ma la distanza fisica rende la cosa improbabile.

Partiamo infine con Kreon, Icodial e Vladimiro alla volta della Rocca de lo Drago. Il viaggio lungo il fiume è tediato dallo sproloquio del primo, in pieno fervore accademico. Ma in breve la rocca è in vista.. E sembra proprio ben difesa: quattro torri, all'interno delle quali il mio occhio ben allenato non può evitare di notare del movimento. E grossi muri pesanti merlati.

L'unico accesso sensato è dal fiume. Dopo la mia coraggiosa esplorazione entriamo in massa dal foro, e ci troviamo come previsto all'interno di una buia cella, per fortuna chiusa. Ma aprendola pian piano ci troviamo di fronte a una terribile scena. Sei mostruosi uomini-toro pelosi che lavorano come fabbri. Era dai tempi di Melgroth che non vedevo un fabbro tanto brutto, ma questi sanno pure lavorare! Dopo lunghe consultazioni il mio diversivo (bloccare la ruota del mulino) viene bocciato, e partiamo all'attacco. Sfruttando l'effetto sorpresa facciam fuori subito il primo bovino, e incastriamo gli altri nelle loro posizioni di lavoro.

Non avevamo però considerato Pancrazio II, un altro dei mostruosi esseri nascosto alla nostra vita. Il vitello infuriato si scaglia sul nostro Vladimiro, che viene incornato e crolla a terra in fin di vita. Il nostro costoso campione verrà rialzato a suon di bacchetta, per crollare a terra più volte senza colpo proferire. Anche senza il suo supporto le cose vanno per il verso migliore. Impossibilitati a correrci addosso i goffi minotauri disarmati cedono in breve, compreso Ueli II, sbucato all'ultimo dalla miniera.

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