sabato 17 febbraio 2007

Gnomi e Coboldi


Solare 13 migratorio 650 A.C.

Di buon mattino scendiamo per partire alla ricerca di Cindy. Il conte ci offre gentilmente una buona colazione. Ancora qualche gnomo sosta nella locanda.
Apprendiamo qualche nozione di geografia dall'oste, che dopo averci offerto svariate mappe, ci mostra l'unica realmente a disposizione.

Scopriamo cosi' qualcosa di più sui confini di Keoland, Sterich, Ducato di Ulek e GranMarca. Il Conte srotola dal proprio giaciglio uno gnomo non molto in forma, e lo restituisce ai propri simili. Si reca poi da un mercante per acquistare un nuovo materasso. Ne approfitto anch'io per liberarmi di un po' di onice nera, in cambio di monetame. Riesco ad ottenere 800 monete, che intasco volentieri.

Partiamo a cavallo, con il conte che si lancia in un galoppo serrata. Purtroppo Silvestra, la Stallona, non è pronta all'evento, e si ferma a leccare un fiorellino. Il conte perde l'equilibrio, e anch'io di conseguenza vengo sbalzato di sella, atterrando in modo molto più aggraziato.
Ad ogni modo ripartiamo in fretta alla massima velocità, lasciandoci indietro lo gnomo che studia sull'asino. Per pranzo avvisto una piazzola di sosta, con resti di tessuti e fuochi. Fermo il cavaliere, e torniamo ad esplorare il possibile luogo dell'aggressione. Il posto è giusto a un giorno di cammino dalla locanda.

Esploro il posto camminando sulle braccia. apro degli zaini, completamente svuotati, e recupero dei vestiti. Tengo in aria con i piedi una palla di stoffa, e mi rialzo all'improvviso per rilanciarla verso Amandil, ma mi manca la precisione. Ad ogni modo do una buona dimostrazione delle mie potenzialità. Esplorando con più calma il posto, trovo un fuoco di un paio di giorni prima, oltre a altri più vecchi..E residui di una strana polvere bianca, derivante da una roccia friabile.

Colleghiamo subito il tutto alla Cava dove lavorano gli gnomi. Qualcuno ci aveva anche parlato di aggressori molto più bassi..Più o meno della mia stazza..o di quella di Ilirn..

Quando Capitan Coraggio arriva, decidiamo cosi' di tornare indietro ad investigare sugli gnomi e sulla cava.. Mentre siamo sulla strada, eccoli arrivare.. Giusto un bel gruppo di gnomi con picconi in spalla. Io e Ilirn scendiamo e ci gettiamo nel sottobosco, per poter intervenire in caso di necessità. Ma l'incontro è alquanto cordiale. Gli gnomi non sembrano armati, e ci invitano amabilmente a vedere la loro cava e le loro abitazioni. Beh nulla di meglio, per un investigatore, che un invito dal sospetto. Li seguiamo, adducendo strane scuse sul nostro viaggio: sacchetti dimenticati in locanda, problemi intestinali, raccolta di erbe particolari..

La cava si trova a un'oretta di cammino dalla "piazzola di sosta". Qui dentro altri gnomi stanno lavorando alacremente. Ci sono tutti, tranne Jok, arrotolato da Amandil e non ancora abbastanza in forma. Tengo gli occhi bene aperti, ma non si vedono armi da nessuna parte, e anche gli zaini paiono puliti. Le uniche protuberanze strane sono nelle mutande di alcuni lavoratori, ma sono sicuro che siano di natura assolutamente anatomica.

Decidiamo di seguire fino alle loro abitazioni gli gnomi che hanno concluso il turno. Ci facciamo offrire una torta di ribes un po' stopposa, e del ribes fresco, molto migliore (ma i nostri amici sono meno generosi). L'ispezione delle case non porta frutti. Nessuna traccia di donne rapite, di armi, ma neanche delle fantomatiche mogli e fidanzate da cui erano tornati i 5 gnomi che ieri sera non si erano fermati in locanda.

Con Ilirn decido di ispezionare meglio. Con la sua magia per non farsi vedere e la mia abilità nel movimento silenzioso, entro nelle case a cercare eventuali prove. Ma niente da fare. Bacche, torte di ribes e null'altro. Per un attimo penso anche di potermi calare nel pozzo per investigare, ma lascio stare, dato che la corda a mala pena regge il secchio.

Rientro nel prato che da sulle abitazioni dei piccoletti, e decido con Ilirn di acquattarmi li, in attesa che arrivi il secondo turno, per verificare se davvero vanno a casa o se ci sono altri luoghi, dove potrebbero ad esempio tenere una Cindy.

La giornata passa tranquilla, mentre un uccellino nidifica presso il mio cappuccio. A un certo punto arrivano le fantomatiche mogli e fidanzate..Portano delle ceste, probabilmente di torte di ribes, ed entrano nelle abitazioni più fortunate. Da queste abitazioni fuoriescono le urla che normalmente conseguono all'arrivo di donne in un villaggio gnomico.

Rimango ancora in attesa, intrattenuto dall'attività sessuale degli gnomi, quand'ecco che in una delle case entra Nolta. Eh si, proprio Nolta..Con quel suo lupo. L'avevam lasciato al maniero, dopo avergli tolto l'amuleto maledetto..E non ne avevam saputo più niente. Ora riappare in mezzo a quattro catapecchie di gnomi. Che sia lui l'assalitore dei mercanti?

Ad ogni modo viene accolto affabilmente, e partecipa ad una sorta di gara di "sputo del nocciolo". Il nocciolo è probabilmente quello della torta di ribes. Quando se ne va, visto anche il degrado delle condizioni di visibilità, lo raggiungo per chiedergli delucidazioni. Ma lo raggiunge prima Amandil. Nolta ora parla, ma non ci rivela cosa l'abbia spinto fin qui. E' diretto ad Axegard per qualche oscuro motivo. Di conseguenza ci rifiutiamo di rivelargli i nostri.

Chiedo ad Ilirn il cambio nella "guardia agli gnomi", visto che dovrebbe essere molto più abile di me nel vederci con la luna di stanotte. Ma il conte si propone di risolvere a modo suo la questione. Prende un sasso, lo illumina con una qualche preghiera, e lo lancia in mezzo alle case. Subito gli gnomi saltan su.. "Ma cos'è?" "Ah che bello!".. Se lo mostrano, se lo litigano, vanno a visitarlo.. L'ipotesi che possano essere un gruppo di briganti è sempre più remota. Io nel frattempo sgranocchio un salamino recuperato dalla loro dispensa. Così imparano a rifilarmi quella torta di ribes di scarsa qualità.

Nolta, invitato nel pomeriggio, si reca da loro la sera quando torna il secondo turno.. Una serata breve (devono dormire e/o godersi le donne), sobria (si bevono bicchieri d'acqua) e pacifica. Ormai siamo sempre più convinti che non possano essere loro.

Si attua allora il piano B: si va a dormire con un bel fuoco nella piazzola di sosta, che sembra proprio un bel posto per essere aggrediti. Per attirare ulteriormente l'attenzione, cominciamo a parlare di soldi. Distribuisco le 200 monete a testa derivanti dalla cessione delle opali nere. E offro a Nolta le 500 monete che gli devo.. Ma a quanto pare rifiuta.. Mentre lui e Amandil si giocano qualche centinaio di monete a puntata, e il conte indossa il suo anello di diamanti per le parti intime, come tutte le notti, io mi ricavo un posticino strategico, dove attendere l'eventuale assalto. Non fosse che poi il conte invece di andare a dormire comincia a chiamarmi con quella fastidiosa voce distorta.

Attendiamo a lungo. Gli altri a tratti segnalano movimenti, ma io non vedo ne sento niente. Solo ad un certo punto, un lampo illumina due volti distanti, con grosse orecchie a punta. Spuntano dall'erba, e non riesco a ricollegarli a un corpo. Ma qualcosa c'e'. Striscio dagli altri e li allerto. Ilirn fa partire uno strano raggio che illumina la zona. Si vedono fuggire due figure in fiamme. Mentre temo con sgomento di aver indicato le nostre cavalcature, un urlo di dolore "umanoide" mi rassicura: Capitan Coraggio non sta bruciando!

Come dice Ilirn, quelli sono coboldi! Li affronto spavaldo, sparando a ripetizione e colpendo nonostante si vedano solo ombre indistinte. In breve gli "aggressori" si trasformano in aggrediti. Uno solo riesce a fuggire, mentre gli altri 6 cadono nelle nostre grinfie. Tra loro uno più grosso, e un piccoletto che parla in un Draconico indegno con una voce assai fastidiosa, simile a quella di Amandil. E anche l'aspetto non è tanto diverso. I due fanno presto amicizia, mentre io raccolgo dai corpi 20MO per la cassa comune. E' ora di ricominciare con gli interrogatori.

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