lunedì 20 luglio 2009

giù nella cava

?? Buon Mese 650 A.C.

Giu' è tutto silenzioso. Percorriamo il corridoio principale fino alla fine. e arriviamo davanti a una grossa stanza con una lastra riflettente. Solo che il riflesso si muove, e ci attacca. O meglio un coboldo uguale a Romen ma fumoso attacca Romen, ma l'originale ha la meglio.

Dopo questo intermezzo, apriamo la porta dove ci è stato detto possa vivere il marchese. Tutto è silenzioso, apro facilmente e mi affaccio..e vengo quasi carbonizzato da un'autentica palla di fuoco. In realtà è solo un'onda di calore che riesco abilmente a schivare, ma devo dire che non è il migliore dei benvenuti. Entriamo in massa, e la lotta è dura. Le palle di fuoco si succedono, e un paio di volte non sono abbastanza svelto. Non è molto svelta anche la storiografa, che ci lascia le penne.

Ma quel che conta è che riduciamo in fin di vita il marchese, e lo interroghiamo. L'uomo è molto distinto e gentile, e risponde a tutte le nostre domande, secondo me con grandi balle. Pare sia qui per la caverna delle due sorelle, che dovrebbe garantire un qualche potere, ma non sa come passare oltre la famosa lastra. Con lui collaborano una 10ina di persone.

Nella stanza c'e' uno scrigno che tento di aprire. Noto subito una trappola, ma è fatta molto bene. Non riesco a disattivarla, e il gas che ne esce mi indebolisce fortemente.

Invece di aspettare, Amandil vuole aprire subito il baule, e prova a chiamare il garzone che detiene la chiave. Come al solito, in un bel colpo di genio, gli propone di tagliarsi un braccio per fornirgli la chiave che vi è legata. Gridare e mettere dei cartelli era un metodo più comodo per far capire agli 11 abitanti del posto che chi ha ucciso il loro capo si trova ora nella sua stanza.

La notte infatti, arrivano in 6. Superano facilmente la porta e le barriere, e io, debilitato dal veleno, riesco a ucciderne solo 1. Poi crollo sotto i colpi. Amandil e Romen riescono almeno a salvare la pelle (inclusa la mia), ma dobbiam lasciare il posto.

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